Delrio
inaugura due stazioni metro di Catania. "Città con tempi europei"
L'odissea di un'opera
iniziata nel 1986 e proseguita tra ritardi e inchieste.
Ci sono voluti tredici anni
per realizzare i primi 3 chilometri e 800 metri, diventati poi 17 per ultimarne
altri due. Oggi un nuovo capitolo riguarda il cantiere senza fine della
metropolitana di Catania.Per inaugurare due stazioni, la Giovanni XXIII e la
Stesicoro, si è mosso il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio che in
mattinata ha presenziato alla posa della prima pietra del tratto di
metropolitana Stesicoro-(via) Palermo; contestualmente è stato firmato un
protocollo d’intesa tra Comune di Catania, Regione e Mistero per velocizzare i
lavori di realizzazione. Delrio ha poi preso parte all’inaugurazione ufficiale
della tratta Galatea-Giovanni XXIII-Stesicoro e ha commentato: “La
metropolitana va avanti a Catania con un ritmo veramente europeo e i lavori
proseguono nei tempi giusti e abbiamo firmato un protocollo d'intesa per
velocizzare i lavori: un lavoro congiunto di Regione, Comune e Ministero".
Il ministro ha poi parlato
di sviluppo: “Lo sviluppo del Paese passa anche dal Mezzogiorno. Le città
metropolitane del Sud sono un motore di sviluppo straordinario e Catania è la
protagonista della ripresa economica con il suo porto e con il suo aeroporto.
Ma le città hanno bisogno di un sistema di trasporto pubblico efficiente e noi
dobbiamo accelerare e credo che lo stiamo facendo qui a Catania in particolare
modo”.
Del Rio in Sicilia ha anche affrontato la questione Sud: "Noi siamo stati molto spesso al Sud e vicini, credo, alle persone, alle amministrazioni e ai bisogni delle persone. È evidente che l'insoddisfazione è ancora alta, ma non si può pensare di risolvere i problemi che vengono da lontanissimo in pochi anni. Ci vuole pazienza, ci vuole uno sforzo collettivo e una capacità di ragionare tutti insieme e fare un passo per volta dicendo la verità si cittadini. Credo che si può ripartire dal fatto che serve uno sforzo più collettivo".
La metropolitana di Catania nasce dalle ceneri della vecchia linea cittadina della Circumetnea che, sino agli anni Ottanta, si inoltrava fino al centro della città attraversando corso delle Province e viale Ionio. Il primo cantiere risale al 1986: 13 anni dopo, il 27 giugno del 1999, la storica inaugurazione della metro catanese alla presenza dell’allora ministro Tiziano Treu. Tre chilometri e ottocento metri dalla stazione della Circum del Borgo fino al Porto, passando per le stazioni Giuffrida, Italia, Galatea e Stazione Centrale. Il primo ticket costava 1500 lire. Quella, la prima tratta, poteva essere inaugurata già nel 1991, ma ci vollero otto anni per recuperare i mezzi da mettere sulla linea ferrata. Poi un lungo periodo di di silenzio. Nel 2001 viene “scoperta” una condotta fognaria non prevista in origine. Due anni dopo, nel 2003, il cantiere viene bloccato nuovamente per quello che verrà chiamato “nodo Fastweb” (la vicinanza della sede catanese della compagnia telefonica con la linea metropolitana) che ha dilatato i tempi di lavorazione, allungandoli di una decina d’anni. Poi le vicissitudine della Borgo-Nesima: nel giugno del 2008 si apre una voragine sulla circonvallazione di Catania, proprio sopra alla galleria della metropolitana: progettisti e impresa finiscono sotto inchiesta. La Procura nel frattempo allarga lo sguardo e focalizza le indagini sul presunto utilizzo di cemento impoverito. I tempi dilatati sono frutto di mancanza di fondi e al cambio della ditta appaltante: da Sigenco a Tecnis, recentemente commissariata.
Del Rio in Sicilia ha anche affrontato la questione Sud: "Noi siamo stati molto spesso al Sud e vicini, credo, alle persone, alle amministrazioni e ai bisogni delle persone. È evidente che l'insoddisfazione è ancora alta, ma non si può pensare di risolvere i problemi che vengono da lontanissimo in pochi anni. Ci vuole pazienza, ci vuole uno sforzo collettivo e una capacità di ragionare tutti insieme e fare un passo per volta dicendo la verità si cittadini. Credo che si può ripartire dal fatto che serve uno sforzo più collettivo".
La metropolitana di Catania nasce dalle ceneri della vecchia linea cittadina della Circumetnea che, sino agli anni Ottanta, si inoltrava fino al centro della città attraversando corso delle Province e viale Ionio. Il primo cantiere risale al 1986: 13 anni dopo, il 27 giugno del 1999, la storica inaugurazione della metro catanese alla presenza dell’allora ministro Tiziano Treu. Tre chilometri e ottocento metri dalla stazione della Circum del Borgo fino al Porto, passando per le stazioni Giuffrida, Italia, Galatea e Stazione Centrale. Il primo ticket costava 1500 lire. Quella, la prima tratta, poteva essere inaugurata già nel 1991, ma ci vollero otto anni per recuperare i mezzi da mettere sulla linea ferrata. Poi un lungo periodo di di silenzio. Nel 2001 viene “scoperta” una condotta fognaria non prevista in origine. Due anni dopo, nel 2003, il cantiere viene bloccato nuovamente per quello che verrà chiamato “nodo Fastweb” (la vicinanza della sede catanese della compagnia telefonica con la linea metropolitana) che ha dilatato i tempi di lavorazione, allungandoli di una decina d’anni. Poi le vicissitudine della Borgo-Nesima: nel giugno del 2008 si apre una voragine sulla circonvallazione di Catania, proprio sopra alla galleria della metropolitana: progettisti e impresa finiscono sotto inchiesta. La Procura nel frattempo allarga lo sguardo e focalizza le indagini sul presunto utilizzo di cemento impoverito. I tempi dilatati sono frutto di mancanza di fondi e al cambio della ditta appaltante: da Sigenco a Tecnis, recentemente commissariata.
Dopo 17 anni anni
dall’inizio di un lungo percorso oggi l’inaugurazione della tratta
Galatea-Stesicoro. In contemporanea viene chiusa, momentaneamente, la
diramazione Galatea–Porto, per lavori di manutenzione. Entro marzo 2017
dovrebbe essere aperta anche la tratta Nesima-Borgo portando a 9 i
chilometri percorsi dalla metro catanese.
20 dicembre 2016 – Repubblica.it
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